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LA STORIA DELLE NOSTRE INIZIATIVE PER LA SALVAGUARDIA DEL CANE DA GREGGE DEL CENTRO ITALIA
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Ero il responsabile del settore cani da lavoro del C.P.M.A e questa fu la prima consegna  all'estero di cani da me selezionati, tra quelli degli allevatori della zona. Tra cui i fratelli Gualtieri di Ocre e Tatananni Claudio di Sant'Angelo di Bagno AQ e i fratelli Di Stefano, miei dirimpettai e amici d'infanzia. Venne il molisano, naturalizzato francese, Mario Massucci, presidente del CBEI, a prendere i primi cani pastori abruzzesi per gli allevatori della Savoia francese. Lui indica il 1999, ma sulle mie foto c'é stampato gennaio 2000. Da lì in poi non ho più abbandonato il settore, ma solo il C.P.M.A. Le foto sono scattate a casa mia. Magari qualcuno ha il coraggio di contestare anche questo..... Tra le persone nelle immagini, oltre a Mario Massucci, un rappresentante degli allevatori ovini della Savoia e gli allevatori del posto, ci sono anche l'allora Presidente Sandro Allemand e l'allora segretario Graziano Barberini del C.P.M.A.

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Questo  libro  parla non solo del cane pastore abruzzese, ma anche di altre razze originariamente utilizzate in supporto alla pastorizia. In questo saggio faccio cenno  alle differenze e similitudini tra esse e come anche la morfologia e la biomeccanica svolgono un ruolo importante nella selezione di questi cani. Dal titolo però si evince che il filo conduttore è costituito dalla componente psicologica insita in queste razze e come essa interviene sulla funzionalità di questi cani, garantendo una pacifica convivenza tra operatori zootecnici  e predatori.  Questo saggio spiega come attraverso un sistema comunicativo tra guardiani e incursori si possono ridurre  sensibilmente i danni ed evitare che si scatenino, come in passato, guerre tra gli uomini che vivono di allevamento di bestiame da reddito e i grandi predatori, ormai sempre più presenti nei vari territori del vecchio continente.

Questo è il mio primo libro che parla della storia del cane da pastore abruzzese. Parla delle mie esperienze personali ma anche di fatti ed evidenze mai pubblicate in altri testi. Alcune cose contenute nel libro per gli appassionati cinofili evidentemente non risultano di sufficiente interesse, altre invece spesso vengono volutamente omesse perché considerate verità scomode. A me interessa dare informazioni e non riscuotere successo. Ho ritenuto necessario scrivere questo libro affinché restasse memoria di alcune evidenze che riguardano questa razza, spesso smentite ma solo a voce. E' un testo utile anche per chi vuole iniziare ad avvicinarsi a questo splendido cane, potendo così partire con le idee un po' più chiare; che di sciocchezze se ne sentono anche troppe in giro. A breve uscirà il mio secondo libro che parla dei cani da guardiania più in generale e la loro atavica predisposizione che li rende così adatti al  lavoro che svolgono.